Percorsi educativi di storia e geografia per una cittadinanza europea. Confronti internazionali

 

La finalità del progetto di ricerca è centrata sull’affinare, condividere e mettere a disposizione della comunità scientifica e formativa, strumenti operativi e indicazioni concrete per la didattica della storia e della geografia basata sul sistema di competenze.

Uno studio esplorativo ha evidenziato alcune criticità relative all’apprendimento-insegnamento della geografia e della storia. In particolare si è rilevato che: a) i fenomeni storici e gli elementi geografici vengono spesso visti come fatti oggettivi da recepire passivamente e da memorizzare, e non come parte di un processo attivo di interpretazione della realtà; b) la circolarità dei programmi (veicolata dai libri di testo) punta l’attenzione verso “una sola” geografia, spesso ricondotta unicamente alle descrizioni fisiche, politiche ed economico-sociali del territorio; c) la visione limitata delle potenzialità della geografia è spesso conseguenza del fraintendimento del lessico di base (ad es. uso di “spazio”, “territorio”, “ambiente”, “luogo”, “paesaggio”, come sinonimi); d) vi è una notevole difficoltà ad analizzare un “fatto” in modo multiscalare, sia nella dimensione diacronica che sincronica; e) altro elemento deficitario è l’impiego delle carte mentali quale quadro di riferimento opportuno per comprendere i processi che si sono succeduti nel tempo e contestualizzare l’apprendimento; f) il contatto con il territorio è assolutamente insufficiente e finisce per trasformare la storia e la geografia in discipline puramente astratte in cui non è prevista una didattica sul campo, quando invece il territorio circostante è “luogo” privilegiato di una didattica laboratoriale; g) appare frammentario e non coerentemente progettato l’utilizzo della varietà dei linguaggi geo-grafici, funzionali allo sviluppo delle “intelligenze multiple” teorizzate da Gardner; h) di conseguenza anche l’uso dei mediatori didattici (film, narrativa, multimedialità, musica ecc …) è modesto e mal progettato. A partire da quest’ultima criticità si è focalizzata l’attenzione su un linguaggio: quello musicale.  L’approccio di ricerca adottato è quello “collaborativo mutuato”. Rispetto alla ricerca “classica” questa metodologia si basa sulla condivisione delle esperienze, sull’individuazione delle migliori pratiche di dialogo e sull’aiuto reciproco nell’affrontare i problemi “sentiti” come emergenti. In tal senso il gruppo di ricerca diviene comunità di pratiche in cui vi è una netta contaminazione tra aspetti espliciti e taciti, di sapere e fare, di pensieri ed azioni. I prodotti sono il risultato di abilità individuali, ma soprattutto di gruppo, che passano anche attraverso le emozioni, la competizione, le delusioni e i successi. Il gruppo, quindi, nel rispetto di tale approccio ed ispirato al modello dell’apprendimento esperienziale di Kolb (proposto in Pantano, 2013) ha progettato diversi percorsi: per la storia; per la geografia; per la musica.

Responsabile
Lorena Rocca

Scadenza
Gennaio 2014

Partecipanti
Lorena Rocca (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Benedetta Castiglioni (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Donato Gallo (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Cristina Zaggia (FISSPA - Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata)
Cristiano Giorda (Università degli Studi Torino)
Angelo Calò (CMELA - Centro Multimediale di E-Learning di Ateneo)