Paesaggi rurali storici: criteri identificativi, analisi territoriale, promozione sociale - PAST

 

A quattro anni dal lancio della proposta di "Catalogo nazionale dei paesaggi rurali storici" (2010) ad opera del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a cinquant'anni dall'uscita del fondamentale lavoro di Emilio Sereni sulla storia del paesaggio agrario italiano (1961), il progetto si propone come inderogabile occasione di riflessione scientifica sulla definizione operativa di "paesaggio rurale storico", di affinamento metodologico dei criteri d'individuazione di tali paesaggi, di sperimentazione e individuazione di linee guida per il riconoscimento e la tutela attiva di tali paesaggi, anche al fine di orientare le azioni della nuova Politica Agricola Comunitaria 2014-2020, in particolare attraverso il Piano di Sviluppo Rurale e la Rete regionale degli Osservatori locali per il Paesaggio della Regione Veneto.
Da sempre tema principe della ricerca geografica, lo studio dei paesaggi rurali d'impronta storica oggi si presenta di particolare attualità e rilevanza sia alla luce delle esperienze internazionali di recente avviate, sia alla luce della riflessione sul paesaggio come elemento identitario per le popolazioni nella Convenzione Europea del Paesaggio (2000) e nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2006). La recente istituzione presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) di un "Osservatorio Nazionale del Paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali" (2012) pone il tema al centro di importanti iniziative istituzionali, eppure esso appare tuttora non sufficientemente problematizzato sul piano scientifico, e di conseguenza nei metodi e strumenti per l'identificazione e catalogazione di tali paesaggi. Il rischio, duplice, è allora quello da un lato di una ipostatizzazione della storicità (rischio già ventilato da Sereni cinquant'anni or sono), dall'altro di esclusione di vaste aree rurali dalla robusta impronta storica non aderenti a quei criteri di integrità e autenticità ispirati dalle procedure Unesco e finora ritenuti dirimenti per un riconoscimento del loro valore.
Il nucleo di ricerca storico-geografico interno al Dipartimento DiSSGeA intende avviare con il suo lavoro di analisi un serrato confronto interdisciplinare tra studiosi del territorio ed esperti di area economico-agraria e giuridico-urbanistica, al fine di riflettere sui criteri di individuazione di tali paesaggi e sui percorsi di valorizzazione sociale e patrimoniale, partendo dall'analisi di quattro casi di studio in area veneta (il paesaggio della bonifica del Veneto orientale, il paesaggio del Graticolato Romano tra Padova e Venezia, il paesaggio della viticoltura storica nelle colline dell'Alta Marca trevigiana, il paesaggio terrazzato del Canale di Brenta), ritenuti paradigmatici sia per il loro palinsesto storico diffuso, sia per le imponenti trasformazioni subite negli ultimi decenni, e conseguentemente per i diversi profili di vulnerabilità rispettivamente dettati dalla intensivizzazione agronomica, dall'urbanizzazione e dall'abbandono.
I risultati condotti nelle quattro aree campione del progetto consentiranno di raggiungere i seguenti obiettivi più generali: una maggiore articolazione e problematizzazione alla base della messa a punto di una definizione di "paesaggio rurale storico"; l'individuazione di una guida metodologica che consenta l'individuazione, analisi e catalogazione dei paesaggi rurali d'impronta storica da proporre in sede regionale, nazionale e internazionale; l'indicazione di strumenti operativi mirati alla loro gestione e tutela attiva, nell’ambito delle politiche di sviluppo rurale e di una governance sostenibile e condivisa, con particolare riguardo al ruolo degli Osservatori del Paesaggio e delle istituzioni impegnate operativamente a livello regionale e locale nella sensibilizzazione sociale su questo tema.

Termine
Febbraio 2017

Responsabile
Mauro Varotto

Partecipanti
Benedetta Castiglioni (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Giovanni Luigi Fontana (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Tiziano Tempesta (Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali)
Francesco Vianello (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Francesco Ferrarese (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Alessia De Nardi (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Chiara Quaglia (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Margherita Cisani (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Angelica Dal Pozzo (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Mauro Agnoletti (Università degli Studi di Firenze)
Luca Bonardi (Università degli Studi di Milano)
Federica Cavallo (Universita'  Ca Foscari' di Venezia)
Francesco Vallerani (Universita'  Ca Foscari' di Venezia)
Viviana Ferrario (Universita'  Ca Foscari' di Venezia)
Vincenzo Fabris (Direzione Urbanistica e Paesaggio Regione del Veneto)
Riccardo De Gobbi (Direzione Agroambiente Regione del Veneto)
Danilo Gasparini (Centro Studi per la Storia delle Campagne venete)
Clemente Santacroce (Università di Padova)