Tradizione ed esegesi della terza decade di Tito Livio

 

Nel rinnovato interesse che la figura e l'opera di Tito Livio hanno di recente conosciuto, soprattutto in ambiente anglosassone, e constatata la necessità di dare nuovo impulso agli studi liviani anche in Italia e ancor più a Padova, città natale dell'autore (vd. 1.6, Caratteri di innovatività del progetto), il progetto si propone di avviare uno studio approfondito della terza decade degli Ab Urbe condita, che metta a frutto conoscenze e competenze di studiosi di formazione scientifica differente e complementare. Il fine ultimo è quello di redigere un ampio e articolato commento di questa sezione dell'opera liviana, a tutt'oggi mancante (vd. 2.3, Stato dell'Arte e 2.5, Obiettivi del programma di ricerca), sul modello dell'autorevole esempio del lavoro di Stephen Oakley relativo alla seconda pentade (A Commentary on Livy, voll. I-IV, Oxford 1997-2005).
In tale prospettiva, il lavoro si articola lungo tre linee di ricerca:
1. La prima linea è volta alla produzione di un volume con il commento analitico al libro XXI, preceduto da un’ampia introduzione, diretta ad illustrare le principali problematiche del testo sotto vari profili: storia della tradizione manoscritta e critica del testo; fonti e metodo di lavoro; aspetti storici e storiografici; aspetti stilistici e letterari; fortuna nella tradizione successiva di età pagana e cristiana, medievale, umanistica e moderna. Il volume sarà corredato da Appendici, volte ad approfondire specifici nodi problematici o a fornire ulteriore documentazione; da una Bibliografia; e da Indici articolati, organizzati sulla falsariga di quelli proposti da J. Briscoe (A Commentary on Livy. Books 41-45, Oxford 2012): Indice dei nomi; Indice delle cose notevoli; Indice delle fonti citate; Indice dei termini latini e greci.
2. La seconda linea contempla la preparazione di singoli saggi di approfondimento di specifiche tematiche, ad opera del responsabile e dei vari componenti del gruppo e di eventuali collaboratori esterni, che vi lavoreranno autonomamente o in équipe. Tali saggi avranno sede, oltre che in riviste idonee, anche all'interno della Collana di Studi Liviani la cui istituzione rientra tra gli obiettivi del presente progetto (vd. 2.5, Obiettivi del programma di ricerca).
3. Il progetto prevede infine l'allestimento di due instrumenta studiorum utili all'intera comunità scientifica:
3a) un repertorio bibliografico ragionato, che oltre ai titoli fornisca una descrizione sintetica (ma più articolata e critica rispetto all'Année philologique) dei contenuti. Tale repertorio verrà pubblicato in versione online ad accesso libero nel sito del Centro Interdipartimentale di Ricerca di Studi Liviani e sarà disponibile da subito e via via implementato con il procedere dei lavori;
3b) la creazione di un database di manoscritti liviani (anch'esso liberamente accessibile dal sito del Centro Interdipartimentale di Ricerca di Studi Liviani) che contempli la riproduzione completa in formato digitale dei codici, la relativa descrizione codicologica da catalogo (ove disponibile) e una nuova descrizione codicologica per ciascun manoscritto. La digitalizzazione e la metadatazione rispetteranno i canoni della Biblioteca Digitale Italiana nell'ultima versione pubblicata. Il primo nucleo del database sarà composto da una selezione di 17 manoscritti, considerati allo stato attuale il punto di partenza per la radicale revisione della quale la constitutio textus della terza decade necessita (vd. 2.3 stato dell'arte). Sul modello dell' Homer Multitext Project, la banca dati permetterà di avere accesso, per qualunque porzione di testo, alla relativa pagina di codice digitalizzato, offrendo così allo studioso l'opportunità di un'agevole sinossi della tradizione manoscritta. Il progetto prevede inoltre la stipula di protocolli di intesa con le rispettive biblioteche, allo scopo di includere nel database codici eventualmente gia' digitalizzati, promuovere l’integrazione con progetti già esistenti e legami con viewer già disponibili, e, infine, snellire e semplificare le procedure relative alla gestione dei diritti delle immagini per i relativi detentori.

Termine
Gennaio 2018

Responsabile
Gianluigi Baldo

Partecipanti
Francesca Cavaggioni (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Martina Elice (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Luca Fezzi (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)

Nicoletta Giovè (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Flavio Raviola (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Maria Veronese (Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Giuseppe Carlucci (assegnista Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Marco Rocco (assegnista Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Sara Vellardi (assegnista Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità)
Giovanna Maria Gianola (Dipartimento si Studi Linguistici e Letterari)
Eleonora Gamba (Dottorato di Ricerca presso Dipartimento si Studi Linguistici e Letterari)
Silvia Zaia (Dottorato di Ricerca presso Dipartimento si Studi Linguistici e Letterari)
Luca Beltramini (Dottorato di Ricerca presso Dipartimento si Studi Linguistici e Letterari)
Monica Baaggio (MIUR)
Stephen Oakley (University of Cambridge)